In arrivo in Italia la figura del temporary export manager

Nel corso della prima tappa del Roadshow 2015 dal titolo “Italia per le imprese, con le PMI, verso i mercati esteri”, Carlo Calenda – Viceministro allo Sviluppo economico – ha lanciato la nuova figura del temporary export manager. Iniziativa promossa dal Governo inerente al piano per il Made in Italy approvato all’interno del decreto-legge n. 133-2014.

Il processo di ristrutturazione aziendale

In un mercato profondamente segnato dalla crisi economica molte aziende si ritrovano a dover affrontare ingenti perdite, costringendole a diventare insolventi nei confronti dei propri creditori, non potendo portare a compimento le proprie obbligazioni. Quando una società, nonostante interventi mirati, non riesce a risollevarsi da un periodo di crisi, è necessario intervenire con un processo di ristrutturazione aziendale che può configurarsi sia in un accordo stra-giudiziale (Piano di Risanamento ex art. 67 comma 3 lettera d) L.F. o Accordo di Ristrutturazione ex art. 182 bis L.F.) che giudiziale (tipicamente il Concordato Preventivo). Il processo di ristrutturazione generalmente viene utilizzato per porre un freno sia alle azioni dei creditori (pignoramenti, ipoteche giudiziali, decreti ingiuntivi etc…) che per migliorare l’efficienza dell’azienda in oggetto, permettendo in conseguenza un contenimento delle perdite aziendali.